La Fashion Week di Milano è un appuntamento imperdibile situato al giusto punto d’incontro tra haute couture, innovazione e provocazione.
Si è da poco posato il polverone sanremese, ed ecco che un nuovo appuntamento monopolizza i media – e non solo quelli del settore.
La Milano Fashion Week, o come avrebbero forse preferito i suoi creatori la Settimana della Moda di Milano – nasce a fine anni Cinquanta, nel cuore di quel periodo in cui la moda italiana inizia a capitalizzare sul concetto di bello italiano, sul glamour di un cinema che dettava legge in tutto il mondo, sull’immagine di seducenti attrici e attori charmant.
65 anni di storia per quei 15, 20 minuti – tanto poco dura in media una sfilata. 15, 20 minuti che possono decidere un trend che sarà seguito in tutto il mondo.
Perchè proprio Milano?
La storia è divertente. È il 1951 quando lo stilista Giorgini immagina di replicare le settimane della moda di New York, intuendo quanti benefici sarebbero arrivati mostrando a giornalisti e buyer nazionali e internazionali le ultime creazioni degli stilisti. Lo fa nella sua Firenze . Il successo è talmente grande che la città, durante quelle settimane, va in tilt.
Meglio allora convergere sulla più raggiungibile e pratica Milano. È il 1958, e Milano è destinata a diventare una delle Big Four: le capitali che dettano legge sul mondo della moda, ospitando due volte l’anno una settimana della moda. Delle grandi quattro, Milano non è la più vecchia (il titolo spetta a New York, inaugurata nel 1943), ma neanche la più giovane (Parigi, 1973, Londra, 1984).
Anno dopo anno, la Milano della moda si configura per quello che è ora: il polo delle multinazionali del lusso, la città dei grandi brand, il luogo dove esserci. Il Quadrilatero della Moda (Via Monte Napoleone, Via Della Spiga, Via Manzoni e Corso Venezia) è leggenda.
Anche gli spazi si adeguano. A quelli storici – Duomo, Palazzo Reale, Corso Venezia – e secondo una dinamica che abbiamo visto anche per Salone del Mobile e Fuorisalone – si aggiungono la zona di Tortona con gli Armani Silos, zona Lodi con Fondazione Prada e Isola. Qui, in piazza Gae Aulenti, c’è il Fashion Hub e una serie di servizi pensati per giornalisti, addetti del settore, instagrammer e fashion blogger.
L’edizione 2023
Come vi abbiamo raccontato qualche tempo fa, anche il lusso si trova a dover ragionare sul complesso rapporto tra tradizione e innovazione, dovendo mediare il proprio asset più importante – il prestigio della storicità – con le sfide più attuali: sostenibilità, inclusività, globalizzazione e tecnologia. E se la strana coppia abbigliamento-innovazione siamo abituati a pensarla in forma di fast fashion e eCommerce, l’alta moda ha scelto di non rimanere a guardare, ma di farsi traino di nuovi modi di fare business.
A Milano, quest’anno, la moda vuole raccontarsi ai giovani come un’arte e un lavoro corali, nei quali i ruoli sono tanti e complementari, e come un mondo fatto non solo di sperimentazione e innovazione, ma anche di formazione ad un artigianato di qualità. E come un player della sostenibilità: Changemakers in future in particolare è l’evento che vuole celebrare l’impegno per un cambiamento positivo nel mondo della moda.
Qualche numero di questa edizione? 59 sfilate (5 in formato digitale), 165 appuntamenti complessivi, il debutto di alcuni giovani creativi e alcuni importanti anniversari – tra i quali quello del lanificio Vitale Barberis Canonico, il più antico del mondo. Per tutta la durata della manifestazione, due maxischermi trasmetteranno live gli eventi: uno sarà posizionato presso il Fashion Hub, l’altro in Piazza Duomo.
Infine, hype ne abbiamo? Sembra di sì: la Starbucks Reserve Roastery ospiterà la performance di un artista vincitore di Grammy. La serata però è su invito… come la maggior parte degli appuntamenti.
Eppure, la Milano Fashion Week, almeno una volta nella vita, va vista. Appassionati o semplici curiosi, sappiate che la bellezza non si svolge solo al di là delle porte chiuse delle case di moda, ma anche per le strade.
Per tutta la settimana, Sebach sarà impegnata a fornire le sue soluzioni mobili agli eventi di Sisley, Max Mara, Bottega Veneta, Moschino, Prada, Jil Sanders… e non solo.
Ci vediamo a Milano, quindi, dal 21 al 27 febbraio!