Il wedding si fa (ancora) più lussuoso, ma con alcuni asterischi

Anche nel mondo del wedding le mode vanno e vengono, intrecciandosi come i fili che trattengono i fiori al bouquet, le lampadine sopra la torta da tagliare, le coccarde alle auto degli invitati.

E se il matrimonio è la festa che al meglio dovrebbe rappresentare gli sposi, scovando il punto d’incontro tra storia e gusti della coppia, sfizi da togliersi e voglia di stupire gli ospiti – è indubbio come l’industry del wedding (usiamo gli anglicismi per riconoscere il suo essere business dal fatturato miliardario) sempre più spesso usi le novità del momento per influenzare, quando non addirittura guidare, l’estetica e il feeling del giorno più bello.

La libertà di scelta

Fatelo anche voi. Fate un un breve sondaggio tra le coppie di amici che sono da poco convolate a nozze – o che prevedono di farlo a breve – e vi renderete conto di come, da potente alleata, la wedding planner possa tramutarsi in una melliflua tentatrice.

Non la vogliamo mettere qualche isola in più all’aperitivo? E i cuscini in broccato sparsi sul prato della villa? I giochi per i bimbi? Il dogsitter? Non avrete dimenticato il dogsitter?

Il fatto è che, in nome dell’ultima moda e del quest’anno si fa così, le tentazioni sono annidate ovunque, tra le righe del menu come tra le ciabattine da fornire alle ospiti per quando i tacchi si faranno sentire.

Ma se qualcosa può sembrare imposto, resta fermo un punto: per il proprio matrimonio si farebbero cose impossibili, cose che fino al giorno prima si sarebbero spergiurate come assolutamente fuori discorso… ed è giusto così.

I nuovi trend del matrimonio di lusso

Dove “lusso” in realtà va a perdere parte della connotazione elitaria, perché la spesa per il giorno del matrimonio spesso stupisce gli amici di coppie insospettabili, che fino a quel momento tutti conoscevano come formichine risparmiatrici.

Cosa troveranno le cicale a tentarle nel matrimonio del 2024?

La cerimonia intima

Un momento raccolto, profondo, intenso. Si fa strada il concetto di cerimonia privata, per pochi. Magari è soltanto il preludio ad una festa faraonica con trecento invitati, ma l’intento è trattenere il momento dell’unione tra un numero ristrettissimo di ospiti super selezionati.

Questo non vuol dire che i dettagli non siano curati al massimo, e che non si scelgano soluzioni costose e raffinate. Tuttavia, il focus in questo caso è tutto sul “davvero come l’abbiamo sempre sognato”.

La cerimonia simbolica

Sempre più coppie scelgono di sposarsi senza ricorrere al rito religioso, ma tuttavia vogliono una cerimonia da ricordare: e spesso, le case comunali non offrono delicate scenografie o contesti emozionanti.

Ecco allora che l’unione viene ri-celebrata come preludio alla festa – o durante la stessa – spesso attingendo dall’enorme bacino di tradizioni matrimoniali del mondo, tra sari e riti della sabbia.

Il matrimonio lontano

Chiamiamola fuga d’amore o, meglio ancora, “noi intanto ce ne andiamo e ci sposiamo… poi vedremo”. È l’elopement: si parte per un lungo viaggio, durante il quale ci si sposa. Officiante, testimoni e poco più, con le famiglie e gli amici in patria a seguire la cerimonia online.

Al capo opposto c’è il destination wedding. Il matrimonio e il numero di invitati sono quelli tradizionali, ma il tutto si svolge lontano da casa. Una festa che diventa viaggio che diventa occasione per fare un po’ di vacanza o per vedere luoghi lontani. Non male, no?

Un servizio sempre più attento

Tra gli sposi e gli invitati si instaura quasi una competizione, con i primi che fanno di tutto per stupire i secondi, e i secondi che ricorderanno dettagli minuscoli, ma che hanno richiesto inventiva, studio e pianificazione. E non è solo un fatto di estetica. Anzi: la grandeur dell’allestimento fa a sua volta a gara con i dettagli più raffinati con i quali mettere a proprio agio gli invitati.

Per avere un esempio di questa disciplina, provate a rispondere a questa domanda: se l’aperitivo è a buffet, dove verranno appoggiate le forchettine del finger food?

Gli sposi, in pratica, si mettono a disposizione perché ogni cosa sia priva di qualsivoglia forma d’attrito.

Il nostro consiglio? Soprattutto se gran parte della festa si svolge nell’estesissimo parco di una villa rinascimentale (e se avete tanti ospiti), potreste pensare di noleggiare dei Sebach Elite: bagni mobili dal design raffinato, che fungono da gradito supporto ai bagni della location.

PS Villa palladiana in Veneto? Parco della cantina vitivinicola tra le colline toscane o nelle Langhe? Masseria in Puglia? Rifugio dolomitico? Se avete scelto il destination wedding, non temete: i concessionari Sebach Elite sono presenti su tutto il territorio nazionale!

L’estetica si fa sostenibile

Non entriamo nel dettaglio delle singole soluzioni – per quelle, potete iniziare già da ora a spulciare gli account Instagram americani e Pinterest. Annotiamo soltanto che il 2024 sarà probabilmente ricordato come l’anno del tripudio di fiori.

Tuttavia, una cosa ci fa particolarmente piacere. E cioè che l’ambito wedding non sarà immune dalle considerazioni ambientali e di sostenibilità.

E ben vengano allora la rinuncia ai palloncini – versa e propria “arma” ecologica – le partecipazioni digitali e le bomboniere utili, i menù che strizzano più di un occhio al vegan, i fiori soltanto locali e di stagione, il ricorso ad associazioni di volontariato per alcuni elementi dell’allestimento, la scelta di location a loro volta sensibili al tema.

Possiamo aspettarci un invito per l’estate prossima?

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